Open Web Next e UVST: privacy e sicurezza sono davvero un zero-sum-game?

Il 16 giugno 2013, rispetto allo scandalo intercettazioni, Obama ha dichiarato:

“I programmi di sorveglianza elettronica della National Security Agency (Nsa) sono “trasparenti” perché soggetti a molteplici controlli da parte del Congresso e dei tribunali federali, ha detto il presidente americano Barack Obama, aggiungendo tuttavia che è necessario trovare un modo per rassicurare i cittadini sul rispetto della loro privacy. “Dobbiamo trovare il modo per dare assicurazioni al pubblico che ci sono controlli e bilanciamenti” sull’operato dei servizi segreti e “che le loro telefonate non vengono ascoltate, …. …. La verifica, ha detto Obama, è già cominciata. Obama ha quindi annunciato di aver dato vita ad una commissione per la difesa della privacy e delle libertà civili formata da cittadini indipendenti, per avviare un dialogo nazionale sulla questione. “Li incontrerò, perché intendo creare una struttura e lanciare un dibattito a livello nazionale”, anche su una visione più ampia dell’argomento, ha affermato. “Ritengo che il mio lavoro – ha quindi detto il presidente Usa – sia di proteggere il popolo americano, e anche di proteggere lo stile di vita americano, che comprende la nostra privacy“. (ANSA).”

Alla luce di queste dichiarazioni di Obama, (che potrebbero dare la linea al governo Italiano) la ricerca e sviluppo delle idee e finalità che sottendono al Concept User Verified Social Telematics (UVST) – nucleo dell’architettura di sicurezza del nostro progetto Open Web Next da 6,5M€ alla Regione Lazio – potrebbero fornire l’occasione e ingenti risorse per LE associazioni leader in Italia su questi temi da ambo le sponde, ovvero il Centro di Ricerca di Cyber Intelligence e Hermes, di analizzare estesamente e pubblicamente se ci siano soluzioni tecniche/procedurali (ma anche tecnico/procedurali-normative) che possano dimostrare come la questione non é un “gioco a somma zero” fra sicurezza nazionale e privacy dei cittadini.

Anzi, si potrebbe dimostrare come soluzioni tecnico/procedurali come UVST, basate sulla trasparenza auto-garantita intrinsecamente da procedure e tecnologie, possono aumentare sostanzialmente la sicurezza nazionale per numerosi motivi (tra i quali cito, ad esempio, l’aumento di sicurezza interna a i vari soggetti pubblici di sicurezza, e alle strutture di istituzionali a cui rispondono), oltreché la privacy degli utenti.

Tale soluzione, nelle finalità complessive della proposta Open Web Next, potrebbe divenire quindi una fondamentale vantaggio competitivo in Italia (e oltre?) di un piattaforma di comunicazione fruizione mediale mobile/TV italiana, che aggrega una massa critica di attori della filiera (detentori diritti, broadcaster/detentori, operatori mobili) e che si affianca alla piattaforma globale di openWeb/FirefoxOS.

Ovviamente ci sono poi enormi opportunità di applicazione per grandi provider di servizi web e cloud, di poter restaurare la loro credibilità non meramente con nuovi termini di utilizzo in adeguamento a leggi attuali o nuove che usciranno, ma attraverso sistemi che intrinsecamente assicurano il rispetto delle leggi (costituzionali …)

Il 16 giugno 2013, rispetto allo scandalo intercettazioni, Obama ha dichiarato:

“I programmi di sorveglianza elettronica della National Security Agency (Nsa) sono “trasparenti” perché soggetti a molteplici controlli da parte del Congresso e dei tribunali federali, ha detto il presidente americano Barack Obama, aggiungendo tuttavia che è necessario trovare un modo per rassicurare i cittadini sul rispetto della loro privacy. “Dobbiamo trovare il modo per dare assicurazioni al pubblico che ci sono controlli e bilanciamenti” sull’operato dei servizi segreti e “che le loro telefonate non vengono ascoltate, …. …. La verifica, ha detto Obama, è già cominciata. Obama ha quindi annunciato di aver dato vita ad una commissione per la difesa della privacy e delle libertà civili formata da cittadini indipendenti, per avviare un dialogo nazionale sulla questione. “Li incontrerò, perché intendo creare una struttura e lanciare un dibattito a livello nazionale”, anche su una visione più ampia dell’argomento, ha affermato. “Ritengo che il mio lavoro – ha quindi detto il presidente Usa – sia di proteggere il popolo americano, e anche di proteggere lo stile di vita americano, che comprende la nostra privacy“. (ANSA).”

Alla luce di queste dichiarazioni di Obama, (che potrebbero dare la linea al governo Italiano) la ricerca e sviluppo delle idee e finalità che sottendono al Concept User Verified Social Telematics (UVST) – nucleo dell’architettura di sicurezza del nostro progetto Open Web Next da 6,5M€ alla Regione Lazio – potrebbero fornire l’occasione e ingenti risorse per LE associazioni leader in Italia su questi temi da ambo le sponde, ovvero il Centro di Ricerca di Cyber Intelligence e Hermes, di analizzare estesamente e pubblicamente se ci siano soluzioni tecniche/procedurali (ma anche tecnico/procedurali-normative) che possano dimostrare come la questione non é un “gioco a somma zero” fra sicurezza nazionale e privacy dei cittadini.

Anzi, si potrebbe dimostrare come soluzioni tecnico/procedurali come UVST, basate sulla trasparenza auto-garantita intrinsecamente da procedure e tecnologie, possono aumentare sostanzialmente la sicurezza nazionale per numerosi motivi (tra i quali cito, ad esempio, l’aumento di sicurezza interna a i vari soggetti pubblici di sicurezza, e alle strutture di istituzionali a cui rispondono), oltreché la privacy degli utenti.

Tale soluzione, nelle finalità complessive della proposta Open Web Next, potrebbe divenire quindi una fondamentale vantaggio competitivo in Italia (e oltre?) di un piattaforma di comunicazione fruizione mediale mobile/TV italiana, che aggrega una massa critica di attori della filiera (detentori diritti, broadcaster/detentori, operatori mobili) e che si affianca alla piattaforma globale di openWeb/FirefoxOS.

Ovviamente ci sono poi enormi opportunità di applicazione per grandi provider di servizi web e cloud, di poter restaurare la loro credibilità non meramente con nuovi termini di utilizzo in adeguamento a leggi attuali o nuove che usciranno, ma attraverso sistemi che intrinsecamente assicurano il rispetto delle leggi (costituzionali …)

Rufo Guerreschi