Trustless Computing Association

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Proposta per un Trustless Computing Cluster on Cybersecurity and Artifical Intelligence nel Lazio

LETTERA APERTA

Roma, 1° Maggio 2017.

 Lettera aperta indirizzata a Regione Lazio, Città Metropolitana di Roma, Comune di Formello, Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico: 

Vedi Sintesi di Proposta, Fattibilità e Partners,
aggiornata giornalmente (
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In un intervento ad Internet Day in Aprile 2017, Davide Casaleggio, ha analizzato la situazione dell’innovazione e venture capital in Italia e concluso che “Sicuramente dobbiamo avere investimenti statali in questa direzione, nella direzione dell’intelligenza artificiale, nella ricerca, questo è sicuramente un un ambito molto importante, ma anche in impresa. Stimolare le università a sviluppare dei progetti legati all’intelligenza artificiale, investire nelle infrastrutture, proprio questo mese in Francia a Parigi è stato aperto il più grande campus delle startup al mondo, la Station F, con investimenti anche da parte di Facebook. Perché non possiamo essere in grado di aprire noi il più grande campus delle startup al mondo? Perché noi non possiamo aprire il più grande centro di ricerca legato all’intelligenza artificiale, compreso il coinvolgimento delle imprese in questo senso? Questa è sicuramente la direzione che dobbiamo prendere nei prossimi mesi, nelle prossime settimane.” Tale esortazione segue un video che creò mesi prima  a partire da testi di Gian Roberto Casaleggio, che sugli enormi rischi che comporta l’intelligenza artificiale. La nostra proposta scommette nel trasformare l’attenuazione dei rischi più imminenti della intelligenza artificiale, in un’enorme opportunità di sviluppo economica per il paese, ed una speranza in più di controllo umano dei suoi sviluppi di lungo termine

Con la presente, in qualità di Direttore del Open Media Cluster e Trustless Computing Consortium, enti non profit di innovazione dell’Open Media Park, ci proponiamo di promuovere e realizzare senza indugio tale visione; andando a creare in Italia il più avanzato e grande campus in Europa per l’intelligenza artificiale, collettiva e della cybersecurity, attraverso un adeguamento del progetto del Polo Europeo dell’Industria della Comunicazione e dello Spettacolo nella Regione Lazio. Di tale Polo, il nostro Open Media Park costituisce 60% delle metrature (47.000mq) e dei terreni (12 ettari)  e 95% della progettualità industriale del settore ICT/mediale. Il progetto da sempre prevede un minimo di 40% di “destinazione d’uso mediale/ICT”, che già include intelligenza artificiale nella sua definizione.

.Polo e Park, già adottati dal Comune di Formello dal 2012, sono soggetti a procedura d’interesse pubblico, ed è tutt’oggi formalmente promosso dalla Regione attraverso protocolli d’intesa e comunicati stampa. Il Polo da sempre prevede fondi solo privati, su terreni solo privati e addirittura 7.2M€ di oneri straordinari. Il progetto urbanistico è stato curato dalla Presidente dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, Maria Cristina Tullio.

Il progetto del Park nacque nel 2008 come visione di sviluppo economico condivisa pubblico-privato incentrata su tecnologie di produzione e diffusione di contenuti video, cross-mediali e open web. Ma già dal 2012, noi ed i nostri partner abbiamo ritenuto di aggiungere e in parte sostituire tali indirizzi con quello dell’avanguardia della sicurezza informatica  poiché ritenevamo e riteniamo che essa sarà elemento competitivo chiave per un prossimo posizionamento competitivo della Italia, EU o suoi cluster nella catena di valore della maggior parte dei settori IT e AI dominanti.

.Tale visione di avanguardia della sicurezza informatica fu oggetto di una proposta di legge regionale Lazio presentata nel 2014 con Davide Barillari (capogruppo M5S Regione Lazio), e con la partecipazione di Flavia Marzano (al tempo come Stati Generali dell’Innovazione, or aassessore IT Roma, che identifica avanguardia della sicurezza informatica – concepita in termini del paradigmi di Trustless Computing (al tempo “telematica trasparente”) – come obiettivo primario per sviluppo economico, per la focalizzazione delle risorse di ricerca EU/Regione, e per la promozione dei diritti civili e di partecipazione dei cittadini laziali nell’era digitale. Tale visione non fu condivisa dall’amministrazione regionale laziale, ovvero PD e SEL, tanto che dopo 3 formali incontri multi-partisan in Regione, promossi dai capigruppo, la legge fu presentata solo dal M5S, nonostante vi fosse un intesa iniziale con il Comune di Formello in tal senso.

.Nonostante non ci fosse alcuna controversia su cubature o oneri, la PA, con dichiarazioni stampa e protocolli, e senza consultarci, manteneva e mantiene la medesima visione del 2008 per la creazione dl secondo centro di produzione mediale video d’Europe per dimensione e numero di teatri. Per tali ragioni, per la crisi economica e per “irregolarità” della PA nella gestione della procedura, dal 2014 abbiamo sospeso la partecipazione come privati all’avanzamento della procedura, perché ne mancava la fattibilità economica nel nuovo contesto economico e mediale.

 Pertanto dal 2014, l’Open Media Cluster ha continuato a sviluppare tale visione all’estero aggregando partner tecnologici, associazioni industriali EU e enti pubblici europei di massimo livello – incluso l’unico fabbricante di CPU verificabili in hardware e software (Kryptus), e il più grande ente di ricerca di Intelligenza Artificiale al mondo (DFKI) – nel Trustless Computing Consortium. Esso promuove progetti di ricerca ed eventi per nuovi radicali tecnologie e standard di sicurezza informatica per comunicazioni ed AI, e a lungo termine la creazione in EU di uno European Trustless Computing Cluster, che possa affermare per l’Italia e la EU una sostenibile e responsabile leadership economica in settori emergenti di IT, AI e sistemi autonomi mobili.

.Puntando su innovazione in sicurezza e controllo sociale come una delle primarie specializzazioni di un campus di intelligenza artificiale, se ne avrebbe come risultato di poter promuovere le capacità di cybersecurity dello stato e l’industria italiana, come promosso dalla proposta di Angelo Tofalo (membro M5S del Copasir) di dedicare aumentare di 8 volte a 2mld di euro l’investimento in cybersecurity, ed inoltre si potrebbe avanzare notevolmente lo stato dell’arte nella sicurezza di sistemi di intelligenza collettiva.

Abbiamo parlato di una visione del genere (centrata più su cybersecurity che non AI security) in un recente incontro con Angelo Tofalo, che ha mostrato un suo iniziale interesse, ad incontrarsi per discuterne.

.Lo scorso 9 luglio, tra l’altro, ho avuto il piacere di esser stato ricevuto da Beppe Grillo per 2 ore in Sardegna per potergli spiegare le problematiche di sicurezza elettronica nell’ambito della attività politica e partecipazione, e di cosa le risorse e il potere legislativo di una pubblica amministrazione potrebbe fare per aumentarne radicalmente i livelli, per una più responsabile diffusione di e-participation nelle istituzioni democratiche. Mi invitò a presentare all’Italia5Stelle, ma non potei perché coincideva con evento da me organizzato a Brussels.

.Ci rendiamo disponibili ad un incontro con esponenti del M5S, PD, Comune di Formello e Regione Lazio, dopo le elezioni comunali del 11 giugno 2017, per verificare lo scibile del possibile, e la fattibilità economica, di un grande progetto pubblico-privato che possa restituire all’Italia la una leadership economica e civile nei settori IT più dominanti.

.AGGIUNTA DEL 3/5/17:  E’ stata presentata una bozza preliminare di programma del M5S per la Difesa, che risulta in linea con le proposte di Angelo Tofalo (M5S Copasir), che propone €2mld per la cybersecurity, e con la questa nostra proposta di cluster/campus. Infatti, uno dei 4 punti recita dice:“A proposito di opere e sistemi d’arma prettamente offensivi, come gli F35, ritenete sia opportuno disincentivare l’acquisto di tali strumenti per destinare maggiori risorse ad altri ambiti della sicurezza nazionale, in primis quello della cyber security e del comparto intelligence?” Infatti, oggi giorno e in prospettiva, parlare di investimenti in cybersecurity e intelligence, vuol dire parlare di come difendersi con la intelligenza artificiale e da strumenti di intelligenza artificiale utilizzate a fini offensivi da governi.

.AGGIUNTA DEL 13/5/17: La proposta è stata presentata e discussa su palco da Rufo Guerreschi ad evento organizzato dal M5S di Formello con Davide Barillari, capogruppo dei M5S, passato candidato governatore del Lazio, e l’europarlamentare M5S Dario Tamburrano. Con relativa discussione su AI, democrazia online, sicurezza informatica, la visione industriale e al continuità con proposta di legge sulla cybersecurity presentata nel 2014 con Barillari.

AGGIUNTA DEL 15/5/17: Abbiamo redatto una prima Sintesi di Proposta e Analisi di Fattibilità di 4-paginette di  Proposta di un Trustless Computing Cluster e Campus di Cybersecurity e Artificial Intelligence (GDOC). Consigli, suggerimenti e preliminari adesioni sono benvenuti!